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04/12/2025
BCC Basilicata con Famiglie Fuori Gioco: il sostegno alla Giornata Regionale contro il Gioco d’Azzardo Patologico
giorgio costantino
giorgio costantino

Lo scorso 2 dicembre, l'impegno di BCC Basilicata a favore della comunità ha trovato un momento di forte risonanza nella "Giornata regionale per il contrasto al gioco d’azzardo patologico 2025", promossa con dedizione dall’Associazione Famiglie Fuori Gioco. La nostra presenza, al fianco di istituzioni e professionisti, non è stata solo una partecipazione formale, ma la conferma tangibile di come la nostra identità di "Banca della Comunità" si esprima quotidianamente. Non ci occupiamo solo di numeri e bilanci; siamo attivi sul territorio con il Fondo Etico, con i progetti di educazione finanziaria e con iniziative concrete per le fasce più fragili, perché siamo convinti che la responsabilità sociale sia parte integrante del nostro fare banca.

Al centro del dibattito, il nostro Direttore Generale, Giorgio Costantino, ha offerto una riflessione schietta e toccante, mettendo in luce quello che ha definito un legame "contro natura": la connessione tra finanza, credito e gioco d’azzardo patologico. Ha descritto la profonda, e troppo spesso drammatica, anomalia di un sistema dove lo strumento nato per sostenere le famiglie e le imprese, il credito, finisce per alimentare una spirale di sovraindebitamento ed esclusione finanziaria nelle mani di chi è caduto nella dipendenza.

Il Direttore Costantino ha narrato con chiarezza il cammino della sofferenza finanziaria. È un percorso che inizia in sordina, magari con un prestito richiesto per "liquidità" e un vero scopo nascosto, prosegue con finanziamenti successivi, a volte ottenuti con processi automatici, fino ad arrivare a misure estreme come la cessione del quinto o all’impossibilità di ottenere ristrutturazioni sostenibili. 

Da questo scenario, il Direttore ha voluto lanciare un messaggio di consapevolezza e di appello diretto alle famiglie. Non esistono facili scorciatoie o "ricette miracolose", ma è fondamentale imparare a riconoscere e a non ignorare i segnali. Lettere di diffida, estratti conto che non arrivano, prestiti inattesi, silenzi e risposte evasive sono tutti campanelli d’allarme che non possiamo permetterci di sottovalutare. Devono spingere a chiedere, a verificare la posizione debitoria presso CRIF e Centrale dei Rischi e a intervenire con la massima tempestività. La buona notizia è che, se l'intercettazione è precoce, la banca stessa può diventare un alleato fondamentale.

A dimostrazione che il cammino verso la guarigione è possibile, Costantino ha concluso con un esempio che ci sta particolarmente a cuore: la storia di una piccola impresa familiare che rischiava il tracollo per la dipendenza da gioco di un socio. La salvezza è arrivata dal coraggio di sollevare il problema. Da lì è partito un lavoro congiunto che ha unito la ristrutturazione finanziaria al sostegno familiare e alle cure. Oggi l'azienda è tornata in salute e il giocatore è guarito. Questa vicenda dimostra con forza che il recupero non è un miraggio, ma una realtà raggiungibile solo quando l'intera rete – quella familiare, sociale e finanziaria – interviene congiuntamente.

Il nostro impegno, dunque, si rinnova con la consapevolezza che contrastare il gioco d'azzardo patologico è una responsabilità condivisa che difende non solo i patrimoni, ma soprattutto le relazioni e la dignità delle persone.

La giornata è anche l’occasione per presentare, in anteprima assoluta, il cortometraggio “A Carte Scoperte”, ideato dall’Associazione Famiglie Fuori Gioco e diretto dalla regista lucana Katia Troìa
Il corto nasce con un obiettivo preciso: raggiungere un pubblico più ampio, trasformando l’arte in uno strumento di sensibilizzazione.
Realizzato con riprese e montaggio di Giuseppe Troiano, racconta attraverso un linguaggio emotivo e diretto le dinamiche dell’azzardo, le sue conseguenze nelle relazioni, la sofferenza che spesso rimane nascosta.

Potete visionare il trailer al seguente link