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22/05/2025
Sviluppo alla pari. Fiordelisi: “l’indipendenza economica femminile, leva fondamentale per emancipazione, partecipazione, autonomia e libertà”
Teresa Fiordelisi Sviluppo alla pari
Teresa Fiordelisi Sviluppo alla pari

Il pomeriggio di martedì 20 maggio ci siamo ritrovate e ritrovati in Casa BCC Basilicata a Potenza per l’ultimo incontro del percorso “Sviluppo alla pari. Strumenti di crescita, emancipazione economica e imprenditoria femminile nel Sud Italia”, intitolato: “Sostenere la crescita e l’indipendenza femminile: percorsi di realizzazione sociale”.

L’evento, organizzato dall’associazione iDEE – Donne del Credito Cooperativo e dalla Federazione delle Banche di Credito Cooperativo di Puglia e Basilicata, insieme a BCC Basilicata, ci ha offerto tanti spunti sull’importanza dell’indipendenza economica come chiave di emancipazione, libertà e tutela dalle violenze.

Abbiamo iniziato con il saluto di Teresa Fiordelisi, Presidente di iDEE e di BCC Basilicata, che ci ha ricordato come “l’indipendenza economica femminile sia una leva fondamentale, imprescindibile per l’emancipazione, la partecipazione, l’autonomia, la libertà delle donne”. Poi è intervenuto Augusto dell’Erba, Presidente della Federazione BCC Puglia e Basilicata, seguito da Vittoria Rotunno, Presidente della Commissione Pari Opportunità di Potenza, che ha sottolineato come “l’indipendenza economica sia un dovere verso sé stesse, necessario per realizzarsi”.

Con grande chiarezza, Claudia Benedetti, Vicepresidente Vicaria di iDEE, ci ha fatto riflettere su un dato significativo: “Una donna su cinque non ha un proprio conto corrente bancario e il conto corrente è uno strumento, un veicolo che ci dà un segnale del fatto che quella persona abbia una reale indipendenza”.

La psicoterapeuta Marina Pecoriello ha poi esplorato il legame tra violenza economica e psicologica: “Violenza economica e psicologica sono strettamente collegate, il più delle volte si manifestano all'interno di una relazione abusiva e hanno un impatto significativo dove sulla salute mentale. Mentre la violenza psicologica include manipolazioni emotive, insulti e minacce, la violenza economica si inserisce in questo contesto limitando l'accesso della vittima alle risorse finanziarie, rendendola sempre di più vulnerabile”.

A chiudere la parte delle relazioni, Marina Buoncristiano, Direttrice della Caritas Diocesana di Potenza, ha messo in luce quanto il coinvolgimento stabile delle donne nel mondo del lavoro sia cruciale per garantirne autonomia e dignità: “Molte donne hanno forme occupazionali, precarie; molto spesso part-time. Il 41% non ha un contratto di lavoro, lavora in nero. Anche questa è una violenza ed è prodromica ad altre forme di violenza ed è prodromica alla mancata emancipazione economica della donna”.

Infine, Alessandro Azzi, Presidente Onorario di iDEE, ci ha fatto toccare con mano i drammatici effetti della privazione economica: “la violenza economica che incide sulla dignità porta all’annientamento dell’identità, all’isolamento sociale, alla dipendenza emotiva ed economica, alla perdita dell’autostima e da ultimo alla sottomissione”. Ma ci ha lanciato anche un messaggio di speranza e impegno: “occorre impegnarsi perché ci sia un recupero in termini di libertà, autonomia, autodeterminazione, emancipazione e uno sviluppo autenticamente alla pari”.

È stata un’occasione preziosa di confronto, ascolto e solidarietà: un passo in più verso una comunità in cui ogni donna possa davvero costruire il proprio futuro.

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